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Eventi per startup – come scegliere a quali partecipare


Eventi, per startup o dedicati a nuove tecnologie, Open Innovation, progetti di ricerca e finanziamento all’innovazione.

EVENTI PER STARTUP FANTASTICI E DOVE TROVARLI
come sceglierli e pianificare la partecipazione in 7 step.

Diciamoci la verità: quando si tratta di partecipare ad eventi, congressi e fiere legate al mondo dell’innovazione, delle startup o del trasferimento tecnologico siamo tutti un po’ confusi dalla miriade di contenuti che vengono pubblicizzati online e sul sito dell’evento per attirare il maggior numero possibile di visitatori.

Se a questo aggiungiamo i classici dubbi del tipo “Varrà davvero la pena investire su questo evento…” o “Sarà  una buona occasione di visibilità o per acquisire contatti utili…” ecco allora che si entra, inesorabilmente, in un tunnel la cui unica via d’uscita spesso è: “Ok dai, vedo come è andata questa edizione e magari ci vado il prossimo anno”.

Una via d’uscita, questa, sicuramente non proficua, perché leggere un articolo post-evento non è assolutamente come parteciparvi. Creare connessioni, sentire l’aria di innovazione in location particolari (qualche settimana fa siamo stati ad un evento nello stadio di Berna!), percepire l’adrenalina prima del pitch degli startupper come se fossi tu a farlo, i commenti puntuali degli investitori…insomma: essere presenti all’evento è tutta un’altra storia!

Lo avrete ormai capito: individuare, scegliere e pianificare la partecipazione ad un evento per startup e imprese innovative è un lavoro duro.
Per fortuna in nostro aiuto arriva la “Wonder Woman” degli eventi Valentina Giorgio (Lead Account Manager in Day One) che, in questo nuovo articolo per #TechTips ci spiega in 6 tip come valutare se eventi e fiere generano business e contatti in grado di giustificarne i costi di partecipazione.

| 1 – Chi cerca, trova: lo SCOUTING di eventi.

Il processo di selezione di un evento inizia con lo scouting.
Consiglio sempre di iscriversi alle newsletter delle migliori riviste del settore: da Startup Business Review ed EconomyUp per le italiane, a Tech.eu (solo per fare un esempio) per quelle straniere. C’è sempre un articolo o quantomeno un cenno ai futuri eventi per startup, tecnologia e innovazione; questo è il punto di partenza del nostro lavoro.
Una volta sulla pagina dell’evento è necessario capire se vale la pena andarci. In effetti, capirlo dal web è difficilissimo, soprattutto se l’evento è alla sua prima edizione; tutto sembra superfigo: “+300 partecipanti tra investitori e startup” e poi magari è un flop totale!
Per questo guardare i numeri e i commenti delle passate edizioni aiuta molto, così come vedere se nelle scorse edizioni ha partecipato qualcuno che conosciamo e chiedergli un parere.
Io, ad esempio, nel panorama italiano trovo che Meet in Italy, IFIB, Space Week, PNI e il Premio Gaetano Marzotto (dal 2018 siamo anche partner!), siano sempre una certezza.

| 2 – Dai un’occhiata all’AGENDA dell’evento!

L’agenda dell’evento è molto importante perché ti aiuterà a capire la scaletta degli interventi, gli speaker, il profilo dei partecipanti.
Guadando l’agenda potresti capire che, se ad esempio l’evento dura tre giorni, non conviene essere presente per tutta la sua durata perché potrebbe interessarti anche solo un giorno specifico; allora l’investimento diminuisce e il budget dedicato anche. Si risparmiano così tempo e soldi!
Io cerco di schedulare gli incontri one to one solo in una/alcune giornate “belle piene”. Per la cronaca: gli eventi che includono incontri one to one e batch di startup sono i miei preferiti e quelli che mi sento di consigliare in primis!
A questo punto bisogna registrarsi (eventualmente pagare!) e pensare alla logistica.

| 3 – Organizza i tuoi INCONTRI.

Dopo essersi registrato (e dopo aver pagato), arriva il momento di organizzare gli incontri. Sei pronto?
Per alcune ore il tuo migliore amico sarà il sito dell’evento o la molto piattaforma b2Match, molto intuitiva e ormai molto diffusa.
Che tu rappresenti una start-up, un acceleratore, un investitore, una grande azienda o un’università, ciò che dovrai fare sulla piattaforma b2Match è innanzitutto creare il tuo profilo, cercando di essere sintetico e diretto: chi sei, cosa fai, cosa stai cercando.

Se sei un investitore è utile dire i settori nei quali investi e con quale taglio di investimento.
Se sei una startup puoi fare cenno a ciò che fai, e ciò di cui hai bisogno (clienti, finanziamenti, laboratori…).

Per esempio nella pagina che ho creato per Day One troverai sempre in chiaro chi sono gli stakeholder che vogliamo incontrare agli eventi. Noi cerchiamo:
– start-up o progetti di ricerca deep-tech, che abbiano una innovazione tecnologica disruptive ed un business sostenibile.
– investitori con i quali dialogare e a cui proporre le nostre tecnologie.
– grandi imprese, che validino in un primo momento la tecnologia e potrebbero essere end-user della stessa in un secondo.
Inoltre, con il progetto ReInVenture stiamo dialogando anche con le Università e con i referenti degli uffici di trasferimento tecnologico, porta di ingresso per il nostro programma per trasformare progetti di ricerca universitaria in prodotti da lanciare sul mercato.
Stabilisci alcuni parametri per selezionare i tuoi interlocutori e dedica a questa attività tutto il tempo necessario, perché è tramite quei parametri che sceglierai con chi sederti ai tavoli durante i meeting one to one (quando l’evento li prevede).

| 4 – Meeting one to one: GIOCATELA BENE!

Sei ad uno speed date e quel ragazzo/ragazza ha poco tempo da dedicarti, ma potrebbe essere la persona che stavi aspettando da tutta la vita. Il senso è: giocatela bene!
Fai poi uno sforzo di immaginazione e pensati a quel tavolo, con di fronte uno stakeholder da conquistare in 15 minuti.
La prima impressione, spesso, conta! Cerca di fare in modo che sia amore già al primo appuntamento! 🙂
Diciamo che se l’incontro va bene vi scriverete, telefonerete, incontrerete per poi arrivare al giorno del matrimonio, che si tratti di un investimento o di un accordo commerciale!.

CONSIGLIO IMPORTANTE: così come andresti a vedere il profilo Facebook e Instagram di un ragazzo o di una ragazza interessante, fai lo stesso con LinkedIn! Non avere paura, ti stai solo preparando al meglio per l’incontro!

| 5 – preparazione, materiali e CORAGGIO. 

Per presentare te stesso e l’organizzazione per cui lavori utilizza strumenti di supporto come una presentazione su tablet  e sei hai del materiale cartaceo distribuiscilo il più possibile.
Cosa più importante: non rimanere mai a corto di BUSINESS CARD! Lasciare un contatto, così come chiederlo al tuo interlocutore, è fondamentale per fare in modo che la relazione possa avere un seguito.

Un grande scoglio è il c.d. “Networking sciolto”.
Gli eventi in cui gli incontri non sono strutturati, ma lasciati alla libera proattività dei partecipanti sono quelli in cui a vincere sono i più coraggiosi, quelli che sanno rimorchiare con l’aggancio d’assalto!
Per fare questo serve una certa inclinazione naturale; certo, con il tempo e l’esperienza tutti possono migliorare, ma chi vive di eventi deve essere una persona con un’ottima capacità organizzativa, multitasking, che sappia capire velocemente cosa fare e con quale priorità per costruire buone relazioni.

Devi praticamente sentirti come un giornalista.
Immagina che un potenziale contatto interessante ha appena finito di parlare, scende dal palco e sta per andare via.
È quello il momento per agganciarti e presentarti: una bella stretta di mano (convinta, ma non aggressiva) guardandolo negli occhi e business card pronta all’uso!
A quel punto se ha tempo potete iniziare a parlare, altrimenti chiedi sempre il suo biglietto da visita per contattarlo i giorni successivi.

| 6 – Non ti scordar di me: l’importanza del FOLLOW-UP

Dopo una bella serata, magari non subito (ma sicuramente entro qualche giorno) vuoi risentire la persona dell’incontro, giusto?

Ecco, questo secondo contatto nel linguaggio business si chiama follow-up.

È un momento importante per riprendere le fila del rapporto:
– Cosa vi siete detti?
– Come eravate rimasti?
– Quali erano i next step con i quali vi siete lasciati durante il primo appuntamento?
Ecco, il follow-up è un momento per tutto questo.
Inoltre, a differenza dell’evento, la mail di follow-up ti permette di mandare materiale di approfondimento.
Noi in Day One, per esempio, mandiamo il nostro company profile, mentre una startup potrebbe dare a noi o all’investitore il suo pitch deck di presentazione; capita alcune volte che le startup più navigate e “avanti negli anni” condividano con noi il loro Business Plan, dopo una reciproca sigla sull’NDA (Non Disclosure Agreement).

Infine, prima di organizzare una call e dare il via all’inizio dei lavori o quantomeno all’approfondimento della vostra conoscenza, non dimenticatevi di aggiungervi su LinkedIn! Potrete infatti scoprire che condividete le stesse passioni, gli stessi interessi o magari vedere la partecipazione reciproca ad altri eventi, così che il secondo incontro sia ancora più a stretto giro!

| 7 – Il cocktail di successo: gli INGREDIENTI necessari per un buon evento.

Quali sono, in definitiva, gli ingredienti per un evento di successo?

Innanzitutto, andarci preparati.
Lo abbiamo detto. Gli eventi non sono un gioco da ragazzi, e neanche per tutti.

È fondamentale, poi, che siano presenti tutti gli stakeholder del settore innovazione: start-up, investitori, industrie, distretti tecnologici, incubatori, acceleratori, referenti dell’innovazione al livello pubblico e universitari.
Come una catena, infatti, è necessario che tutti costruiscano un ecosistema assieme, condividendo idee e validandole attraverso opportuni feedback.
È necessario, insomma, che lo spazio e il momento dell’evento sia occasione per favorire la cosiddetta “contaminazione”.

 

Spero che abbiate trovato interessanti e utili i miei consigli.

Un ultimo suggerimento?

Se l’evento si conclude con una bella festa finale, andateci!!!
Il buon vino e prosecco fresco aiutano il networking e favoriscono sorrisi e conoscenze.
Insomma… #nonsolobusiness!